Fotografare non è solo la registrazione dei segni che la nostra visione retinica coglie dal mondo esterno, ma è innanzitutto riconoscere la diversità degli sguardi sulle cose e cogliere la simultaneità dei loro significati realizzando nuove stratificazioni di immagini, colori e forme.
È quindi all’interno della cornice fotografica che penso si debba trovare il senso ultimo e infinito dell’immagine, disvelato fra i dettagli apparentemente scontati che si possono osservare in superficie.