Per Giorgio Morandi il mondo visibile ha valore in quanto accordo di luce, colore, forma e assume un ruolo fondamentale per rappresentare il legame dell’uomo con le cose. È questo connubio che il pittore esplora tra le sue bottiglie, tra le sue scatole, tra i suoi oggetti, attraverso le linee e le forme. In questa dimensione spaziale di ‘vuoti e pieni’, ciò che appare non è mai ciò che è ‘in sé’, ma è pura percezione. Di tangibile ci sono soltanto gli oggetti nel loro essere reali, il resto è pura immaginazione.